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I siliconi in cosmesi

Conosciuti da decenni, solo agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso, quindi da poco meno di vent'anni, sono stati introdotti massicciamente nelle preparazioni cosmetiche. Sono composti che non si trovano in natura, a base di silicio; se la natura produce tutta una serie di composti a base di carbonio, l'uomo ha prodotto in laboratorio analoghe sostanze a base di silicio, capaci di creare lunghe catene di legami chimici e dalle caratteristiche molto differenti.

I siliconi cosmetici

Tutti conoscono il silicone che si utilizza per le impermeabilizzazioni e per il fissaggio di materiali edili, si sa che il silicone viene utilizzato per protesi estetiche, ma meno conosciuto è il suo uso in cosmesi. Eppure gran parte dei prodotti cosmetici lo contengono, per le caratteristiche peculiari che ha.

Esistono moltissimi tipi di siliconi cosmetici, che vanno da quelli ciclici, con struttura ad anello, che sono pochissimo untuosi ed evaporano in poco tempo (cyclomethicone, cyclopentasiloxane, cyclohexasiloxane), a quelli mediamente unti e che non evaporano (dimethicone e composti) a quelli molto untuosi e pesanti, come il dimethicone copolyol.

Sono sostanze cha hanno ottime caratteristiche per il formulatore cosmetico, il quale considera che:

  • sono leggeri e non danno la stessa sensazione di untuosità dei grassi vegetali
  • conferiscono un'impareggiabile tocco setoso sulla pelle
  • sono resistenti al calore e all'ossidazione, e non forniscono terreno di coltura per i batteri
  • abbattono la schiuma, ovvero evitano il formarsi della scia bianca mentre si spalma una crema, anche in percentuali molto basse
  • non danno allergie, non penetrano all'interno della pelle
  • sono idrorepellenti
  • aumentano la performance dei filtri solari sia chimici che fisici

Con essi, quindi, si possono formulare per esempio creme solari che resistano all'acqua, creme viso che diano un'immediata sensazione di efficacia a causa dell'effetto seta che donano alla pelle dove vengono spalmati, creme corpo non untuose ma vellutanti, prodotti per capelli che lucidano e non appesantiscono, fondotinta che si spalmano in un velo uniforme con ottima resa cosmetica.

Prodotti senza difetti? In realtà no

Utilizzati al posto degli emollienti vegetali nelle creme hanno il difetto di non penetrare e non essere complessati in alcun modo dalla pelle, non nutrire affatto. E di questo si accorge chi si applica creme siliconiche convinto di fare bene alla pelle, che invece si disidrata sempre più.

Spesso vengono utilizzati per mascherare formulazioni scadenti, povere di principi attivi: danno appagamento immediato con la sensazione di pelle setosa, ma il cosmetico altro non fa.

Utilizzati sui capelli danno buoni risultati estetici alle prime applicazioni, poi la chioma, appesantita da siliconi che si depositano e non riescono ad essere lavati via, diventa floscia e senza corpo.

Sembra che i siliconi più leggeri (quelli ciclici) secchino particolarmente la pelle dove vengono applicati e siano particolarmente controindicati in caso di pelli che necessitano di idratazione, ma per ora non ci sono studi in merito, solo evidenze cliniche di dermatologi attenti e testimonianze raccolte presso le utilizzatrici di cosmetici di questo tipo. È ventilabile l'ipotesi di una vera a propria sensibilizzazione ai siliconi.

Infine, con un occhio all'eco-compatibilità, i siliconi non sono assolutamente biodegradabili, finiscono negli scarichi fognari tal quali e poi si accumulano nell'ambiente.

In sintesi, fino a una concentrazione del 2% circa sono tollerabili e la loro presenza migliora le perfomances delle formulazioni cosmetiche, in percentuali troppo elevate (posti alti dell'INCI), non sono invece dermococompatibili e producono una situazione di ingannevole soddisfazione cosmetica.

I siliconi in cosmesi
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